Dopo il ministro della Giustizia Carlo Nordio e l'ex parlamentare del Partito democratico Carlo Cottarelli, anche Maurizio Gasparri esce allo scoperto per criticare le parole del Massimario della Cassazione, che a sua volta era sceso in campo per attaccare il Guardasigilli.
"Dopo il decreto sicurezza, il Massimario della Cassazione critica anche il protocollo Italia-Albania sul trattenimento dei migranti, sia sotto il profilo di costituzionalità, sia sotto quello del diritto internazionale - ha spiegato il presidente dei senatori di Forza Italia -. In una lunga intervista, la Presidente della Corte, Margherita Cassano, ne difende l'operato, affermando che 'si tratta di analisi di carattere tecnico scientifico...da queste relazioni non deriva alcun automatismo né alcuna incidenza sulla libera autonoma interpretazione della legge da parte di alcun giudice, sia di legittimità che di merito'. Ma una simile valutazione preventiva, che nessuna norma risulta aver attribuito alle competenze del massimario, non costituisce già, se non un condizionamento, un suggerimento ai giudici di merito, invitandoli ad esempio a sollevare questioni di legittimità costituzionalità nei processi?".
È sempre toga rotta
Serve a poco ricordare che l’ufficio del Massimario della Corte di Cassazione non emette sentenze, ma elabora rela...E ancora: "E visto che il Massimario è l'organo interno alla Cassazione preposto a trarre i principi di diritto dalle sentenze di legittimità (a conclusione quindi dell'iter giudiziario), è ammissibile che divenga anche un giudice preventivo delle leggi, sotto la foglia di fico del contributo analitico? Personalmente mi sembra piuttosto l'esercizio di un contropotere, ma spero di sbagliarmi. L'uso politico della giustizia prosegue e si estende ad altre strutture".