Ilda Boccassini, "chi ha fatto la soffiata su Berlusconi". Altro terremoto

sabato 19 luglio 2025
Ilda Boccassini, "chi ha fatto la soffiata su Berlusconi". Altro terremoto
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Alla fine Ilda Boccassini vuota il sacco, quasi 30 anni dopo. E le sue parole su Silvio Berlusconi sono destinate ad alzare un nuovo polverone. Sarebbe Gianni De Gennaro la fonte dello scoop con cui il 21 marzo 1994 il giornalista Peppe D'Avanzo rivelò il verbale reso alla pm milanese dal collaboratore di giustizia Salvatore Cancemi il 18 febbraio 1994 negli uffici del Ros di Roma, sul fatto che un emissario dell'ex premier e fondatore di Forza Italia, morto 2 anni fa, sia prima sia dopo le stragi di Falcone e Borsellino nel 1992, scendesse periodicamente dal Nord per consegnare al boss Pierino Di Napoli una delle rate dei 200 milioni di lire l'anno pattuiti tramite Marcello Dell'Utri.

A riferirlo è il Corriere della Sera, secondo cui la stessa ex pm di Milano avrebbe spiegato in un interrogatorio alla Procura di Firenze del 10 giugno 2024 di averlo saputo dallo stesso giornalista: "Sì, non avendo altre alternative farò quel nome. Fu un dialogo brevissimo dove, dopo varie insistenze che io nel corso degli anni avevo già fatto al giornalista Peppe D'Avanzo, lui, proprio nel momento in cui stava per andare via da casa mia, mi disse... Fece un nome secco... ehm... del prefetto Gianni De Gennaro". Anche D'Avanzo, ex firma di Corriere della Sera e Repubblica, è scomparso nell'ormai lontano 2011.

Ilda la Rossa non gli chiese altro: "No, rimasi un po' stordita da questo nome… Dopodiché, chi poteva immaginare che dopo pochi giorni una persona di 50 anni morisse durante una corsa in bicicletta? L'unico dato è che… sì, fu fatto quel nome, così, senza ghirigori, senza aggiunte, senza niente". L'elemento si somma a un'intercettazione ambientale, fatta tramite un captatore informatico inoculato nel 2022 dalla Procura di Caltanissetta sul cellulare di Boccassini, in cui l'ex pm conversando con un altro giornalista in pensione si cita un "Deg…" prima di interrompersi De Gennaro, all'epoca direttore della Dia-Direzione investigativa antimafia è stato capo della Polizia, direttore del Dis-Dipartimento e sottosegretario del governo con delega ai servizi segreti, presidente di Finmeccanica e da luglio 2023 del consorzio Eurolink (gruppo Webuild) per il ponte di Messina.

Al pm Testaroli, che lo ha convocato come teste, De Gennaro ha però negato di essere l'origine della fuga di notizie ma nel contempo non mette in dubbio quanto affermato da Boccassini e quanto confidatole da D'Avanzo. L'ipotesi prospettata dal prefetto alla Procura di Firenze è che nel 1994 D'Avanzo fosse stato indotto in errore da chi, a conoscenza nella Dia di una delega di indagini su Cancemi, che come destinatario non aveva direttamente De Gennaro ma appunto gli uffici della Dia, avrebbe veicolato il segreto facendo falsamente intendere di farlo col placet di De Gennaro. 

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