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Milano-Cortina, giudici a gamba tesa su Olimpiadi e governo: "Atto incostituzionale"

giovedì 6 novembre 2025
Milano-Cortina, giudici a gamba tesa su Olimpiadi e governo: "Atto incostituzionale"

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"L'atto del governo è stato incostituzionale". I giudici entrano a gamba tesa anche sulle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina: a soli 92 giorni dal via al grande evento, la gip di Milano Patrizia Nobile ha trasmesso alla Corte Costituzionale gli atti dell'inchiesta della Procura di Milano per turbativa d'asta e corruzione sugli appalti e le gare del settore "digital" della Fondazione Milano-Cortina chiedendo alla Consulta di esprimersi sulla legittimità della legge "Salva Olimpiadi" che nell'estate 2024, a indagine già avviata, ha definito la natura privata della stessa Fondazione, di fatto 'anestetizzando' le accuse dei pm Cajani-Gobbis-Siciliano.

Con un provvedimento di 53 pagine la gip ha ordinato "l'immediata trasmissione degli atti del procedimento alla Corte Costituzionale". La Consulta dovrà esprimersi sulla "legittimità costituzionale" del decreto legge dell'11 giugno 2024, convertito ad agosto dello stesso anno, "in relazione" ai reati di turbativa d'asta, corruzione e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dall'Assemblea generale dell'Onu il 31 ottobre 2003.

Lo scorso aprile la Procura di Milano aveva chiesto al gip di archiviare le accuse nei confronti dell'ex ad di Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, l'ex capo del digital Massimiliano Zuco, l'imprenditore Luca Tomassini, due manager di Deloitte e altri due dell'ente organizzatore dei giochi olimpici per l'impossibilità di proseguire l'inchiesta se l'ente fosse stato riconosciuto di natura privata oppure in alternativa di trasmettere gli atti alla Consulta. La gip aveva già respinto a giugno la richiesta di archiviazione. Per far riconoscere la natura pubblica dell'ente organizzatore dei giochi olimpici invernali i pm hanno puntato anche sul decreto Sport che ha modificato la governance della Fondazione, introducendo la figura del Commissario straordinario per la Paralimpiadi stanziando oltre 328 milioni di euro di risorse statali. Soldi che, per l'accusa, dimostrerebbero la natura pubblica della Fondazione. 

"Quando partirono le Olimpiadi, il governo stabilì che la Fondazione che avrebbe avuto in gestione l'organizzazione dei Giochi dovesse essere di diritto privato. Improvvisamente salta fuori che è di diritto pubblico e cambia tutto. Per organizzare un evento importante come le Olimpiadi ci vuole elasticità che il pubblico non ci consente di avere", commenta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a 7 Gold. Secondo il governatore, i magistrati "stanno cercando di mettere delle zeppe in un'organizzazione che sta funzionando e sta dando risposte eccellenti. Aspettiamo l'esito della decisione della Suprema Corte, ma tutti i comportamenti commessi in vigenza della legge in questione credo escludano la sussistenza di qualunque reato: è anche abbastanza anomalo il comportamento della Procura".