
Manganelli: "Il rischio terrorismo per l'Italia viene dagli anarchici"

Il capo della Polizia: "Fai più pericoloso di Br e terroristi internazionali. Sulla scuola non escludo nessuna pista"
La Federazione Anarchica Informale è vero terrorismo. A lanciare l'allarme sul Fai e sull'eversione è il capo della Polizia Antonio Manganelli, intervenuto alla cerimonia del 160esimo anniversario della fondazione del Corpo. "L'anarcoinsurrezionalismo è oggi il vero terrorismo che può offendere il nostro Paese, non il fenomeno brigatista o il terrorismo internazionale che riguarda noi come altri Paesi". Quindi guardia alta vista la rivendicazione della gambizzazione del manager dell'Ansaldo Roberto Adinolfi a Genova, ma non solo. Caso Brindisi - La parola "terrorismo" torna ad aleggiare anche sulla bomba alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, dove sabato scorso ha perso la vita la 16enne Melissa Bassi. Scartata l'ipotesi mafia e ancora in ballo quella del gesto di un folle "alla Breivik" (mentre il preside dell'istituto esclude eventuali ritorsioni alla Morvillo-Falcone), la pista anarchica è affacciata dallo stesso Manganelli. Le indagini sono ancora a 360°, "non ci sono ancora elementi "concreti" per escludere o meno" l'opzione. "Io sono un investigatore del passato e preferisco ragionare sulle persone e sulle cose. Il fatto comunque di avere una foto dell'autore della strage è un bel successo investigativo. Ora bisogna saperlo concretizzare". Tensione sociale - Sul clima di tensione sociale nel Paese causato dalla pressione della crisi economica e finanziaria, Manganelli ha spiegato: "Sono sereno perché il mio compito non è preoccuparmi ma è quello di tenere alta l'attenzione sulla costituzione di un'organizzazione di controllo del territorio e gestione della piazza che sia sempre adeguata. C'è una tensione sociale estremamente complessa e fondata in un contesto di crisi. Noi per primi affrontiamo una gestione del cittadino improntata al rispetto della sua protesta, purchè questa si svolga entro la legge".
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