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I giudici fermano Pisapia L'area C è fuorilegge

Il Consiglio di Stato sospende il pedaggio: lesione economica per i parcheggi del centro

Eliana Giusto
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di Massimo Costa Giuliano Pisapia la definisce da mesi «il protocollo di Kyoto milanese». Secondo il Consiglio di Stato, però, la tassa d'ingresso da 5 euro al giorno introdotta nei confronti degli automobilisti diretti nel centro città provoca un'«indubbia lesione economica» nei confronti dei parcheggi sotterranei del centro. Per questo, i giudici hanno sospeso ieri la gabella antismog mandando in crisi la giunta di centrosinistra. Stop alle telecamere, via libera ai motori (compresi quelli più datati). Risultato: l'«Area C», introdotta il 16 gennaio tra le proteste di residenti e commercianti, sparisce da oggi fino al mese di ottobre, quando il Consiglio di Stato valuterà nel merito il ricorso di «Mediolanum parking», l'azienda che gestisce i box sotterranei a due passi dal Duomo messa in ginocchio dal provvedimento.  Il Tar della Lombardia, il 6 giugno, aveva bocciato il ricorso di posteggiatori, scuole e ospedali contrari alla congestion charge ritenendo prevalente il «diritto alla salute» sugli effetti economici. Ieri il colpo di scena, con l'accoglimento della «sospensiva» chiesta dai box; il Comune di Milano, inoltre, dovrà versare 1.500 euro nelle tasche dei ricorrenti. In attesa del giudizio di merito, si tratta di una batosta senza precedenti per Giuliano Pisapia: il sindaco considera infatti la tassa da 5 euro, evoluzione del più blando Ecopass morattiano, il fiore all'occhiello del «nuovo vento» arancione. E ieri mattina, prima della doccia fredda del Consiglio di Stato, aveva magnificato le lodi dell'Area C addirittura con la delegazione cinese della regione di Canton. Tutto sbianchettato dal verdetto dei giudici, subito presi di mira dal disperato assessore al Traffico Pierfrancesco Maran: «Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un'aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti». Mentre Legambiente strilla, da oggi partirà il duello sul rimborso e la cancellazione delle multe: il Comune punta a incassare dagli ingressi a pagamento 25 milioni di euro l'anno, in parte già spesi per le telecamere e per il rafforzamento parziale dei mezzi pubblici. Ma la sentenza apre una falla senza precedenti.  La delibera di gennaio salvava soltanto i veicoli gpl, metano e ibridi: tutti gli altri erano costretti a pagare 5 euro. Ai residenti del centro, colpevoli di abitare nella «zona rossa», erano stati riservati 40 ingressi gratuiti all'anno. Da oggi anche loro potranno circolare senza mettere mano al portafoglio. Almeno fino a ottobre. 

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