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Scandalo scorta a Orbetello, per criticare Fini i giornalisti del Corriere devono emigrare

Gianfranco Fini

Giulio Bucchi
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Fini e lo scandalo della scorta a Orbetello: un caso spinoso, che il Corriere della Sera ha preferito prendere con le molle, non evidenziare, quasi lasciar passare in cavalleria. O addirittura smontare senza troppi argomenti, come ha fatto Pierluigi Battista nella sua rubrica pubblicata mercoledì. "L'inchiesta più scombiccherata e ridicola della storia dei quotidiani italiani", ha definito addirittura Pigi la serie di articoli che Libero ha dedicato alle 9 stanze d'albergo affittate per due mesi a Orbetello alla scorta del presidente delal Camera, al modico prezzo di 80mila euro al mese. Stanze affittate anche se gli agenti ci avrebbero soggiornato sì e no 10 giorni. Così, per precauzione. Un discreto spreco, insomma. Il direttore di Libero Maurizio Belpietro su Twitter ha fatto notare il fatto a Battista e ne è nato un battibecco stizzito, con l'editorialista di via Solferino al limite degli insulti e in fuga precipitosa. E il vicedirettore Massimo De' Manzoni, nel suo videoeditoriale su LiberoTv, si è chiesto: "Perché Battista deve fare il cameriere di Fini?". A noi, però, sfogliando i giornali di giovedì, è venuto un dubbio. Non è che Battista sia rimasto il solo a difendere a spada tratta Fini, persino tra i suoi colleghi? Perché se lui vuol smontare lo scandalo, denigrando Libero, e il Corsera preferisce andare leggero, c'è chi tra le firme del prestigioso quotidiano si espone un po' di più. La scorsa settimana su Twitter Antonio Polito aveva sottolineato "lo scoop di Libero", senza troppi giri di parole. E oggi Aldo Grasso, nella sua rubrica sul settimanale Oggi (Rcs, stesso editore del Corriere), si domanda: "Presidente Fini, perché ogni estate ce n'è una?". Il critico televisivo cita l'inchiesta di Libero, riporta i numeri degli sprechi (80mila euro al mese, 220mila euro per cinque anni di spese allegre) e soprattutto ricorda come nel 2010 fosse la volta della casa di Montecarlo, nel 2011 della pesca proibita di bivalvi e stelle marine nelle acque di Giannutri (dove nel 2008 Gianfranco aveva fatto immersioni vietate dalla legge) e oggi, appunto, Orbetello. "Per il bene della Repubblica - conclude caustico Grasso - finché Fini sarà presidente della Camera, converrebbe abolire l'estate". Polito su Twitter, Grasso su Oggi: in fondo, i giornalisti del Corriere scrivono di Fini e lo criticano pure. Il problema è che forse non possono farlo sul Corriere.

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