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L'anno nero di Roberto e Nicoletta: perdono soldi per colpa del Pd

Tra lavori bloccati e cartelle di Equitalia, le partecipazioni agli eventi democratici non portano bene al comico toscano e alla moglie

Giulio Bucchi
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di Fosca Bincher Chissà se l'apparizione alla festa del Pd è servita sciogliere le incomprensioni o a trovare qualche buon appoggio. Certo è che Roberto Benigni nell'ultimo anno ha avuto un diavolo per capello proprio per colpa degli amministratori del partito di Pier Luigi Bersani. Il 2011 per il comico toscano è stato un anno di guai incredibili, e la responsabilità in gran parte è dovuta al sindaco di Terni, al presidente della provincia di Terni e al presidente della Regione Umbria. Tutti fedelissimi di Bersani, che hanno complicato la vita in ogni modo possibile a Roberto, sua moglie Nicoletta Braschi e il principale socio (l'Italian Entertainment group di Diego della Valle e dei produttori De Laurentis) insieme a cui controlla gli studios di produzione cinema e tv Papigno a Terni. Benigni e Braschi hanno attraverso la loro Melampo cinematografica il 40% di Cinecittà Papigno dopo che la maggioranza è passata nelle mani di Della Valle e dei De Laurentis. È lì che il comico però ha portato alcune sue grandi produzioni, e ancora adesso c'è traccia nei magazzini del passaggio della non fortunatissima avventura di Pinocchio. A magazzino sono ammortizzati ancora per 75 mila euro i costosissimi costumi del burattino cinematografico. Dopo quella produzione per altro gli studios sono stati utilizzati al lumicino: colpa della costruzione del viadotto della Valnerina a pochi metri da lì, decisa dagli enti locali, che ha reso quasi sempre impossibili per il rumore le produzioni nel sito. Leggi l'articolo integrale di Fosca Bincher su Libero in edicola oggi, giovedì 30 agosto

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