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Ecco la storia del sindacatoche difende chi non lavora

Il porto di Gioia Tauro

Assenteismo record al porto di Gioia Tauro: Cgil, Cisl e Ugl lo riducono dal 14 al 4% con un accordo. Ma la Uil lo boccia...

Andrea Tempestini
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"Sparse su tutto il Paese ci sono aziende che non riescono a pagare i dipendenti, operai in cassa integrazione o senza stipendio che salgono sui tetti e persino si seppelliscono nelle miniere. Tutte persone che vorrebbero poter continuare a svolgere il proprio lavoro, come sempre hanno fatto. E poi c'è il porto di Gioia Tauro, in Calabria. Dove, dopo un periodo di grave crisi, la produttività nel primo semestre del 2012 è aumentata, l'assenteismo calato e una grande azienda internazionale ha deciso di investire. Eppure, ora, grazie a un provvidenziale intervento sindacale, tutto rischia di andare a monte, i risultati raggiunti negli ultimi mesi potrebbero andare persi e la situazione si avvia a ritornare quella - pessima - del 2011", spiega Francesco Borgonovo su Libero in edicola oggi. Che è successo? E' successo che al porto di Gioia Tauro l'assenteismo era a livelli record, al 14 per cento. Con un accordo, Cigl, Cisl e Ugl sono riusciti a ridurlo al 4 per cento. Ma la Uil ha deciso di bocciare l'intesa. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, mercoledì 5 settembre

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