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Il vigilante, il motociclista e "la tempesta"

Giulio Bucchi
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Forse vi sarà sfuggita, ma mi è rimasta impressa una notizia di qualche giorno fa. Un vigilante travolge e uccide un motociclista e, resosi conto della situazione, si è sparato. Per carità, difficile comprendere la “tempesta” che avrà invaso il vigilante accortosi di quanto accaduto. Però, chi, dinanzi a un gesto del genere, si toglie la vita? Mi piacerebbe che psicologi di qualità ci raccontassero quale può essere stato il percorso mentale del vigilante. In genere non ci accorgiamo di queste notizie, ma quando fanno porre interrogativi, è giusto segnalarle. Ripeto: nessuno deve imitare questo gesto, ma lui che ha sentito dentro per farlo? di Maurizio Costanzo

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