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Immigrazione, Luciana Lamorgese: "Meno arrivi del 2020". Ma il dossier la smentisce

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Luciana Lamorgese ha portato i dati relativi all’immigrazione davanti al Comitato Schengen e ha fatto storcere più di qualche naso, avendo vantato come un successo quello che, numeri alla mano, è stato un pessimo inizio di anno per quanto riguarda la rotta balcanica. Il dossier sui clandestini è tornato più che mai d’attualità ora che la pandemia fa un po’ meno paura: ciò è dipeso soprattutto dal boom di sbarchi verificatosi negli scorsi giorni e dalle previsioni preoccupanti per le prossime settimane, quando potrebbe avvenire una “invasione”. 

 

 

Se il dossier immigrazione è tornato in auge, lo stesso vale per le polemiche tra la ministra dell’Interno e Matteo Salvini: tra i due non scorre buon sangue, il leader leghista ha infastidito la collega invocando un impegno militare italiano sull’esempio del socialista Sanchez in Spagna. Ma veniamo ai dati enunciati dalla Lamorgese, sui quali qualcosa sembra non tornare: secondo la ministra nel 2020 sono stati rintracciati 8.133 immigrati, mentre in questi primi cinque mesi del 2021 i fermati sono 2.145, un dato “sensibilmente inferiore se facciamo il confronto con l’anno precedente”. 

 

 

A smentirla è però stato Pierpaolo Roberti. Intervistato dal Giornale.it, l’assessore regionale alle politiche dell’immigrazione ha dichiarato che “non è vero che gli ingressi sono stati sensibilmente inferiori come dice il ministro”. I dati aggiornati al 20 maggio dicono altro, ovvero che nei primi cinque mesi del 2021 sono arrivati 2.419 immigrati, mentre nel 2020 dalla rotta balcanica approdarono 1.837 stranieri. Anche de anni fa, senza pandemia e lockdown, gli arrivi da gennaio a maggio furono 2.035, meno di quelli di quest’anno. 

 

 

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