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Sicilia, un candidato per due partiti

Prima con il Grande Sud e poi con l'Udc. Antonio Paladino cambia lista e schieramento nel giro di pochi giorni

Roberto Procaccini
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  Cambio di casacca a giochi ancora in corsa. Se non è un record, poco ci manca. Antonio Paladino, commercialista catanese di 49 anni candidato al consiglio regionale della Sicilia, passa da una lista all'altra (incluse nuova coalizione e nuovo presidente) nel giro di pochi giorni. E per la fretta non ritocca la sua propaganda elettorale: sui manifesti cambia solo il simbolo, ma foto e slogan sono gli stessi.  Il salto della quaglia - In principio fu il Grande Sud. Paladino esordisce in campagna elettorale come candidato dei meridionalisti arancioni a sostegno di Gianfranco Micciché presidente. Ma il commercialista deve averci pensato un po' su e concluso che la collocazione non gli piaceva più tanto. Evidentemente voleva un posizionamento più progressista, ma anche moderato (rispolverando il lessico veltroniano). E così nel giro di un paio di giorni il suo nome è ricomparso in lista con l'Udc, in coalizione quindi con il Pd e a sostegno del candidato presidente Rosario Crocetta. Fretta propagandistica - Ora per Paladino il rischio concreto è che i suoi sostenitori facciano confusione al momento di indicare la preferenza sulla scheda elettorale. Per correre ai ripari, il materiale propagandistico è stato aggiornato in tutta fretta. Stessa foto, stesso slogan. A cambiare, solo il simbolo di partito.  

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