E' morta Susanna Agnelli
la donna di casa Fiat
Susanna Agnelli è deceduta questa sera a Roma. Aveva 87 anni. La sorella dell'Avvocato Gianni Agnelli era ricoverata al Policlinico Gemelli. È stata ministro degli Esteri durante il Governo Dini ed attualmente era presidente di Telethon. Nata il 24 aprile 1922 a Torino, era figlia di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte. Da sempre una delle esponenti di spicco della storica famiglia torinese, durante la Seconda guerra mondiale era stata nella Croce rossa per portare il suoi aiuto sulle navi che trasportavano i feriti. Dopo il conflitto si sposò con il conte Urbano Rattazzi: dal matrimonio nasceranno sei figli. Prima ed unica donna alla Farnesina - Una vita dedicata anche alla politica la sua: dal 1974 al 1984 è stata sindaco del comune di Monte Argentario (Grosseto), venendo eletta nel 1976 come deputato e, nel 1983, come senatore nelle liste del Partito repubblicano italiano. Una carriera che l'ha portata al governo: è stata sottosegretario agli Esteri dal 1983 e al 1991 passando indenne per diverse presidenze del Consiglio. Successivamente ha ricoperto il ruolo di ministro alla Farnesina, la prima ed unica donna nella storia italiana ad accedere al dicastero: era il 1995 e capo del governo era Lamberto Dini. Eletta alle Europee del 1979, sempre tra i repubblicani, è stata membro della commissione per le Relazioni economiche esterne, aderendo al gruppo parlamentare liberaldemocratico. Era rimasta in carica per due anni, sino al 1981. Negli anni ottanta è stata l'unico membro italiano della "Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo", il cui rapporto è noto, dal nome della sua presidentessa, come "Rapporto Brundtland”. Scrittrice - Ma Susanna Agnelli è stata anche scrittrice: con l'autobiografia “Vestivamo alla marinara” (1975) raccontò la storia sua e dei suoi fratelli: il libro diverrà un best seller in Italia e all'estero. Tra gli altri titoli, compaiono “Gente alla deriva” (1980), “Ricordati Gualeguaychun” (1982), “Addio, addio mio ultimo amore” (1985).