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Dall'Europa nuove regole antifrode per l'ecommerce, commercianti a rischio stangata

Giovanni Ruggiero
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Cambiano le regole per chi acquista online o stipula un contratto al telefono. Dal 13 giugno, riporta il Sole 24 ore, diventa operativa la direttiva europea dello scorso 26 marzo che rende più omogenee le indicazioni tra i paesi comunitari in materia di commercio elettronico per i contratti superiori ai 50 euro. Cosa cambia - Chi aquista online avrà più tempo per ripensarci, fino a 14 giorni anziché i 10 finora in vigore. Una volta comunicata la volontà di restituire la merce, l'acquirente avrà altre due settimane per spedire il pacco. Il commerciante avrà quei soli 14 giorni, non più un mese, per restituire la somma. Considerando i tempi di consegna, il commerciante potrebbe anche restituire la somma prima di ricevere la merce. Chi vende dovrà dichiarare tutte le voci di spesa e le imposte relative alla merce, altrimenti dovrà sobbarcarsele nel caso di recesso dell'acquisto. Contratti al telefono - Non basterà più un "sì" al telefono dopo la chiamata insistente degli operatori dei call center per attivare un abbonamento telefonico o di qualsiasi altro servizio fuori da un punto commerciale. Perché il contratto sia valido, prima di spedire un prodotto o abilitare un servizio chi vende dovrà inviare un contratto scritto nero su bianco su fogli di carta che l'acquirente dovrà firmare e rispedire. Alla faccia della digitalizzazione. Sanzioni - Tempi duri per chi vende merce o servizi online e al telefono, con regole Ue più restrittive e favorevoli però ai consumatori. I commercianti che non rispetteranno le nuove norme dovranno far attenzione alle sanzioni che oscilleranno da un minimo di 5 mila euro, 50 mila in caso di gravi violazioni, fino a un massimo di 5 milioni di euro.

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