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Il Vaticano chiude il Bilancio con 10 milioni di euro in attivo

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Vaticano chiude in attivo di dieci milioni di euro. Se infatti il Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per il 2013 presenta infatti un deficit di 24.470.549 euro, dovuto soprattutto alle fluttuazioni negative derivanti dalla valutazione dell'oro per circa 14 milioni di euro, è altrettanto vero che il Governatorato, che ha un'amministrazione autonoma e indipendente da contributi della Santa Sede, e, attraverso le sue diverse direzioni, provvede alle necessità relative alla gestione dello Stato, ha chiuso il 2013 si è chiuso con un saldo attivo di 33.040.583 euro, in aumento di circa 10 milioni rispetto a quello dell'anno precedente. «Considerando, com'è normale, i risultati dei due Bilanci nel loro complesso, risulta un attivo di circa 10 milioni di euro», si legge nel Bollettino della Santa Sede. La spesa per il personale - Nel dettaglio, fra i capitoli di spesa più impegnativi del Bilancio consuntivo si fa riferimento a quello relativo al costo del personale che al 31  dicembre 2013 contava 2.886 unità e pari a circa 125 milioni di euro lordi. Anche il pagamento delle imposte ha avuto il suo peso gravando  sul settore immobiliare per oltre 15 milioni di euro. Il Contributo in base al Canone 1271 CIC, che corrisponde al sostegno economico prestato dalle circoscrizioni ecclesiastiche di tutto il mondo per il mantenimento del servizio che la Curia Romana presta alla Chiesa universale, è passato da 22.347.426 euro, del 2012, a 22.435.359 euro, restando quindi sostanzialmente stabile. Il regalo dello Ior - L'Istituto per le Opere di Religione (Ior), come ogni anno, ha però offerto al Santo Padre una somma significativa a sostegno del suo ministero apostolico e di carità. Per l'esercizio 2013 si è trattato di 50 milioni di euro. «Poichè nel Rapporto Annuale dello Ior pubblicato questa mattina si parla di un contributo di 54 milioni, è bene osservare che - ha sottolineato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana -, come era avvenuto nell'anno precedente, 50 milioni sono stati destinati al consolidato della Santa Sede, e gli altri 4 milioni ad altre elargizioni (nel 2012 si erano enumerate ad esempio elargizioni al Fondo per il sostegno ai monasteri di clausura, il Fondo Amazzonia, il Fondo di sostegno alle Chiesa dell'ex Unione Sovietica...)».

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