Falcone, il giorno del ricordo
Napolitano: esempio morale
Sono trascorsi diciassette anni dalla strage di Capaci, in cui morì il giudice Falcone. E questa mattina, sulle note dell'inno di Mameli, nell'aula bunker delcarcere Ucciardone di Palermo,si sono aperte le commemorazioni. Alla manifestazione, che si svolgealla presenza di centinaia di studenti di tutt'Italia, partecipano ilCapo dello Stato Giorgio Napolitano, il ministro degli Interni RobertoMaroni, il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il ministro dellaPubblica istruzione Mariastella Gelmini. "Ogni anno coltivo maggiore speranza. E questo grazieai tantissimi ragazzi che arrivano a Palermo per non dimenticare lastrage di Capaci", ha detto Maria Falcone, sorella del giudice, che ha anchericordato la "ribellione degli imprenditori che hanno deciso di dire noal racket" e ha "ringraziato il Presidente della Repubblica e iministri presenti" alla manifestazione, auspicando "l'affermazione trai giovani di un modello culturale che preveda piùsenso dello Stato emaggiore rispetto della persona". Visibilmente commosso, GiorgioNapolitano, prima di entrare nell'aula bunker haincontrato i familiari di alcune vittime della mafia, alla presenzaanche del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Prima il presidente della Repubblica ha reso omaggio alle vittime dell'attentatodi Capaci recandosi nella caserma Lungaro della polizia, a Palermo.Dopo avere deposto una corona di fiori ha incontrato i familiari dialtre vittime della mafia. Erano presenti il presidente del Senato,Renato Schifani, e il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Allacerimonia hanno partecipato anche, tra gli altri, il capo dellapolizia, Antonio Manganelli, il procuratore nazionale antimafia, PietroGrasso, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e ilsindaco di Palermo, Diego Cammarata. Il capo del Quirinale ha sottolineato come "mai come in queste occasioni e davanti a queste memorie sentiamo di essere una nazione e una nazione unita. Non è la prima volta che vengo qui, rinnovo l'emozione che ho provatoaltre volte" ha po aggiunto. Napolitano ha poi voluto sottolineare il grande esempio morale dei giudici Falcone e Borsellino: "Lo Stato ha avuto in Giovanni Falcone e in Paolo Borsellino dei servitori eccezionali per lealtà e professionalità, dei coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalità, in difesa della libertà e dei diritti dei cittadini.Li ricordiamo, e sempre continueremo a ricordarli come grandi esempi morali per i giovani e per tutta l'Italia. Sono esempi di passione civica, di senso delle istituzioni, di abnegazione e spirito di sacrificio, fino all'estremo,nella lotta contro le forze del crimine, della violenza, dell'antistato. Ricordiamo nello stesso tempo Falcone e Borsellino per raccogliere i frutti del loro impegno, per verificare quanto si sia andati avanti e come si debba ancora andare avanti sullastrada da loro tracciata. I frutti restano preziosi: ben diversa sarebbe la condizione della Sicilia e dell'Italia se non ci fosse stato in quest'aula lo storico maxi processo contro la mafia, istruitodal pool di Falcone e Borsellino e affidato, per il giudizio, alla Corte d'Assise presieduta da Alfonso Giordano, giudice a latere PietroGrasso". Roberto Maroni ha inceve voluto assicurare che "lo Stato continuerà con determinazione il suoimpegno contro la mafia. In questo modo intendiamo onorare la testimonianza di un uomo, Giovanni Falcone, che500 chili di tritolo non hanno potuto cancellare dalla nostra memoria.Lo Stato c'è". Gambino in Italia - Intanto questa mattina l'esponentedella mafia Rosario Gambino, espulso dagli Stati Uniti, è giunto in Italia. Accompagnato da quattro funzionari del ServizioCentrale Operativo, appositamente recatisi negli Usa, Gambino,indagato dal giudice Giovanni Falcone e coinvolto in Italia nellostorico processo "Pizza Connection", è arrivato con un volo di lineadell'Alitalia proveniente da Miami, atterrato all'aeroporto diFiumicino alle 8.47.