Mancano soldi, chiude la scuola di Lady Bossi
L'istituto era stato fondato nel 1998 da Emanuela Marrrone
E' un'altro pezzo della Lega "che ce l'ha duro" che se ne va. Com'era capitato già con la cerimonia dell'ampolla e altri riti padani dell'epopea bossiana. A sparire, questa volta, è la Scuola Bosina, voluta e fondata a Varese nel 1998 da Emanuela Marrone, la moglie del Senatùr. All'inizio delle lezioni (8 settembre per la scuola d'infanzia e 15 per elementari e medie) mancano poche ore. Ma nell'istituto c'è aria di mobilitazione a causa di una verticale calo di iscritti e, soprattutto, mancanza di fondi. E' che la nuova Lega di Matteo Salvini ha deciso di chiudere i rubinetti: i vertici dell'istituto si sono dimessi nelle scorse settimane e gli insegnanti, che non prendono lo stipendio da giugno, al collegio docenti di pochi giorni fa hanno trovato solo la segretaria. Lontani i tempi in cui deputati e senatori del partito mettevano mano al portafoglio per dare una mano alla scuola di Lady Bossi: solo nel 2010 avevano versato 800mila euro per ristrutturare un'ala dell'edificio. E anche il governo Berlusconi aveva fatto la sua parte, copn 300.000 euro nel 2009 e 500.000 nel 2010 grazie a un decreto del ministero del Tesoro per altre ristrutturazioni. Nei mesi scorsi si era parlato di un possibile compratore, ma lunica strada, ora, sembra quella della liquidazione.