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Approvato il divorzio breve: ecco come funziona

Matteo Legnani
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La Camera ha approvato, con 317 sì e 182 no, il disegno di legge di conversione del decreto di riforma sull'arretrato del processo civile. Si tratta di un via libero definitivo. Da oggi, dunque, in poi sarà possibile divorziare senza mai mettere piede in un tribunale: a patto che non ci siano contenziosi tra marito e moglie, trascorsi comunque i tre anni dal momento della separazione, ci si potrà dire addio davanti al sindaco o dall'avvocato. I coniugi potranno comparire innanzi all'ufficiale dello stato civile del Comune per concludere un accordo di separazione o di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili o, infine, di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. L'assistenza dei difensori non è obbligatoria. Tale modalità semplificata è a disposizione dei coniugi solo quando non vi sono figli minori o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti e a condizione che l'accordo non contenga atti con cui si dispone il trasferimento di diritti patrimoniali. Al fine di promuovere una maggiore riflessione sulle decisioni in questione, è stato previsto un doppio passaggio dinanzi al sindaco in qualità di ufficiale di stato civile a distanza di 30 giorni.

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