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Soldi e regali: così il clan pagava i politici

Ignazio Stagno
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Tutti a libro paga. Lo scandalo di Mafia Capitale si allarga e continua a tirare in ballo nomi e soprattutto cifre, ovvero i compensi che percepivano i politici della capitale dalla "cupola" guidata da Carminati e Buzzi. Nell'elenco dei finanziamenti ci sono diversi personaggi che non appaiono in alcun modo nelle intercettazioni. Così gli inquirenti giorno dopo giorno stanno ricostruendo i versamenti illegali da parte della cupola ad alcuni esponenti della politica della capitale e del Comune di Roma. Secondo quanto racconta il messaggero Francesco Panzironi, amministratore delegato di Ama avrebbe ricevuto 200 mila euro e un orologio. Circa 70 mila euro invece sarebbero stati percepiti da Claudio Turella, Responsabile del Verde Pubblico. Ben più pesante invece l'incasso di Mirko Coratti, presidente dell'assemblea capitolina, che avrebbe intascato 150mila euro. I versamenti - Marco Placidi, dirigente del Comune di Sant'Oreste avrebbe incassato 20mila euro, mentre al sindaco Sergio Menichelli sarebbero andati 30 mila euro. Carlo Pucci, direttore commerciale Eur sps, avrebbe intascato 5mila euro mensili. Un altro orologio e un appartamento da 130mila euro, invece sarebbero stati donati ad Angelo Scozzafava, ex direttore del dipartimento Servizi Sociali del Comune di Roma. Francesco Figurelli, capo segreteria di Mirko Coratti avrebbe percepito 10 mila euro più un assegno da mille euro a cadenza mensile. Eugenio Patanè infine, consigliere regionale avrebbe intascato 10 mila euro. 

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