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Il finto veterinario: "Signora, il suo cane è morto". Poi lo rivendeva

Mirko Mazzola
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Un inseguimento a Montebelluna, Treviso, si conclude con l'arresto dii un 43 enne. Nessun rapinatore o latitante, si trattava di un dipendente dell'Usl 8 impiegato come accalappiacani. L'accusa a suo carico è di peculato, truffa, abuso di ufficio, sostituzione di persona e falsità in atto di pubblico ufficiale. L'uomo infatti, senza aver alcun titolo di laurea da anni si fingeva un veterinario, esercitando a pieno la professione prescrivendo medicinali e visitando i pazienti a quattro zampe. Inoltre nel mezzo col quale aveva tentato la fuga sono stati trovati una serie di strumenti per curare gli animali e vari sacchi di cibo per cani che si preoccupava personalmente di vendere porta a porta. Ma non si limitava solo a ciò, la sua truffa si è rivelata molto più spietata. Spesso infatti, faceva credere ai clienti, adescati in Usl con la scusa di una consulenza, che i loro preziosi amici fossero morti per poi rivendere i cuccioli senza fare differenza tra quelli di razza e meticci, ma preoccupandosi solo dei suoi sporchi affari.

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