Gucci, lasciano Frida Giannini e Patrizio Di Marco
Dopo oltre 12 anni lasciano la maison Gucci il direttore creativo Frida Giannini e il ceo Patrizio Di Marco. Di Marco che ha fatto parte del gruppo Kering per più di 13 anni, lascerà l'azienda il primo gennaio 2015 e sarà sostituito da Marco Bizzarri. Frida Giannini, entrata nel 2002, lascerà il suo incarico alla fine del mese di febbraio. Il nuovo direttore creativo sarà nominato prossimamente. I ringraziamenti - Frida Giannini presenterà il prossimo 25 febbraio la sua ultima collezione femminile per Gucci, in occasione delle sfilate dell'autunno/inverno 2015-2016. Il patron di Kering Francois-Henri Pinault si dice «veramente grato» nei confronti di Di Marco e Giannini, che sono una coppia anche nella vita. "Ringrazio Frida - afferma nella nota in cui annuncia la duplice uscita - per la sua passione straordinaria. È stata per quasi un decennio direttore creativo unico di Gucci e questo è un traguardo notevole, considerato il livello di responsabilità richiesto per la supervisione di tutti gli aspetti legati all'immagine e al prodotto di un brand di tale importanza. Le sono veramente grato per i risultati raggiunti, per la sua creatività e per la passione che ha sempre instillato nel suo lavoro". Quanto a Di Marco, le "grandi performance» del gruppo Gucci rappresentano "la testimonianza del suo successo», afferma ancora Pinault: «La sua visione strategica e il suo carisma sono stati la chiave per portarde Gucci dove si trova oggi". La carriera - Frida Giannini era entrata nel gruppo Gucci nel 2002, divenendone nel 2006 direttore creativo unico. Di Marco ha lavorato invece per oltre 13 anni in Kering, cominciando nel 2001 con l'incarico di a.d. di Bottega Veneta; è stato alla guida di Gucci per sei anni, dall'inizio del 2009. Il successore, Marco Bizzarri, è nel gruppo Kering dal 2005, dapprima come a.d. di Stella McCartney e poi di Bottega Veneta (dal 2009); nello scorso mese di aprile è stato nominato responsabile della divisione 'luxury-couture&leather goods' del colosso Kering. Il suo passaggio a Gucci «non comporterà alcun cambiamento nell'organizzazione delle attività di Kering annunciata quest'anno», si legge nella nota; Pinault lo sostituirà ad interim alla guida della divisione, in attesa di individuare un sostituto.