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Omicidio Gambirasio, il furgone di Massimo Bossetti ripreso per un'ora vicino alla palestra di Yara

Gian Marco Crevatin
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Nuovi sviluppi nel caso Gambirasio, la ragazzina scomparsa la sera del 26 novembre 2010, nel breve tragitto tra la palestra e la sua abitazione a Brembate di Sopra. Il furgone del primo sospettato dell'omicidio, Massimo Bossetti, arrestato lo scorso giugno, è stato ripreso più volte attorno alla palestra di Brembate nell'ora precedente la scomparsa di Yara, tra le 18 e le 19 di sera. Gli inquirenti sono sicuri che si tratti del suo Iveco Daily, e i fotogrammi fatti analizzare ad esperti lo confermerebbero. "Quello è il furgone di Bossetti" avrebbe confessato uno degli esperti della casa automobilistica. Il furgone - "Passavo sempre di lì quando tornavo dal lavoro", si giustificava Bossetti che però quel pomeriggio non era stato in cantiere. Dalle 19 in poi di quel 26 novembre, ora in cui la piccola Yara scompare, quel furgone sparisce da tutti i fotogrammi: un elemento che ora inguaia Bossetti. Fino ad ora infatti, si era parlato solo di "fotogrammi" ripresi da una telecamera di sicurezza del distributore Shell lì difronte secondo cui, nel giorno del delitto, un furgone compatibile con quello di Bossetti passava di lì alle 18.01. Ora i legali del carpentiere di Mapello dovranno spiegare cosa ci faceva Massimo Bossetti per un'ora abbondante nei pressi della palestra, dalla quale è scomparsa, in concomitanza con il furgone del primo indiziato, la piccola Gambirasio.

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