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Il Comune di Piacenza spende 30mila euro per censire i piccioni

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Comune di Piacenza spenderà trentamila euro per censire i piccioni presenti in città. Tanti soldi che di fatto aumenteranno il deficit municipale senza portare nessun beneficio a chi a Piacenza ci vive. I "contatori" dei volatili non saranno infatti cittadini assunti ad hoc per raccogliere i dati. Il Comune ha deciso infatti che il lavoro sarà fatto dagli scienziati e i soldi che tirerà fuori finiranno nelle casse dell'Università degli studi di Milano, dipartimento di Bioscienze e contemporaneamente. In ragione dei dati raccolti sui piccioni presenti in città, si prenderanno in esame, ha spiegato l'assessore competente, le possibili soluzioni per contenere la popolazione aviaria: chiudere i siti di nidificazione, approvare ordinanze per impedire che sia dato da mangiare, catturarli e, in caso estremo, procedere all'abbattimento. La notizia l'ha data Italia Oggi che spiega come tutto sia in regola con le disposizioni superiori, in questo caso regionali, emanate a tutela dei piccioni. Ancora non è chiaro come i tecnici dell'istituto milanese procederanno. Di certo c'è, puntualizza Marco Bertoncini, che si tratta di una forma (l'ennesima) di lavoro buroindotto, che non ha altra giustificazione se non spremere l'erario per iniziative superflue e perfino grottesche, che tuttavia richiedono prestazioni d'opera.

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