I 6 cibi "sani" che possono provocare un'intossicazione alimentare
Tra i cibi che possono provocare un'intossicazione alimentare vengono menzionati sempre quelli "spazzatura" e mai considerai i cosiddetti "sani". Ma un articolo pubblicato su Food Poisoning Journal rivela che anche le insalate, i germogli di soia e succhi di frutta grezzi possono provocare un'intossicazione. A spiegarlo è Bill Marler, un avvocato specializzato in casi di intossicazione alimentare che ha rivelato i primi sei alimenti che non mangerebbe neanche sotto tortura. Quali sono? Insalata in busta - Potrebbe sembrare più igienica di quella fresca da lavare, e invece è stata già maneggiata da molte persone, e questo aumenta il rischio di intossicazione. Marler ha spiegato: "La evito come la peste. Siamo abituati alla comodità, ma a volte penso che non valga il rischio". Succhi di frutta a crudo - Possono sembrare sani, ma Marler assicura che uno dei suoi primi casi è stato proprio causato da un succo di mela a crudo diventato un ricettacolo per il batterio dell'Escherichia Coli. Germogli di soia - In America, germogli crudi e poco cotti sono stati collegati a più di 30 casi di avvelenamento alimentare batterico negli ultimi 20 anni. Marler dice: "Ci sono stati troppi focolai per non prestare attenzione al rischio di contaminazione del germoglio". Hamburger al sangue - "Il motivo per cui tutti i prodotti macinati devono essere cotti più a lungo - spiega l'esperto - è che i batteri presenti sulla superficie della carne possono essere presenti, tritati, anche all'interno. Se poco cotti possono provocare avvelenamento da E. Coli o salmonella". Uova crude o poco cotte - "Sebbene il rischio di contaminazione da salmonella è molto minore di quanto non lo fosse vent'anni fa - dice Marler - preferisco sempre mangiare le mie ben cotte". Ostriche - Nel corso degli ultimi anni, le ostriche sono diventate più pericolose, secondo Marler a causa del surriscaldamento delle acque. "Le ostriche sono filtratori, raccolgono tutto ciò che c'è nell'acqua. Se ci sono batteri potrebbero esserci problemi, e ne ho visti più negli ultimi cinque anni che negli scorsi venti. Non vale la pena rischiare".