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Treni, obbligo di rallentare ai passaggi a livello privati: "Caos sulle linee, ritardi fino a 30 minuti"

Giulio Bucchi
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Tempi duri per i pendolari che viaggiano ogni giorno in treno. Un'ordine dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf) obbligherà i macchinisti a rallentare sensibilmente la velocità, portandola a 80 km all'ora da 550 metri di distanza, in prossimità dei passaggi a livello privati. L'ordine, spiega Repubblica, riguarda 700 dei 1.000 passaggi a livello della rete ferroviaria italiana gestiti da privati, cioè i proprietari di terreni o abitazioni rimaste isolate a causa dei binari. Il ritardo stimato è fino a 30 minuti. A spingere l'Agenzia sono stati i numerosi incidenti mortali avvenuti negli ultimi anni: nel 2012, ad esempio, in Calabria sei braccianti furono travolti e uccisi da un treno mentre attraversavano i binari su un furgone, mentre lo scorso febbraio in Puglia un pensionato è morto, investito da un convoglio. Le tratte più coinvolte dovrebbero essere quelle di campagna, ma non solo. In Toscana ad esempio ci vorranno dai 20 ai 30 minuti in più per raggiungere Viareggio da Firenze, visto che il treno dovrà frenare dagli abituali 120-140 km/h agli obbligatori 80. Stesso discorso su molte tratte nel Lazio, Sicilia, Veneto, Piemonte. "Avrà effetti devastanti - dice l'assessore regionale ai trasporti toscano Vincenzo Ceccarelli -, la sicurezza deve essere al primo posto ma ci sono anche altre soluzioni per garantirla". Sulle linee a binario unico dovranno essere modificati direttamente gli orari e gli incroci dei treni. 

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