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Mediatrade, Cassazione: "Nessuna prova contro Berlusconi"

Respinto il ricorso della Procura di Roma. Confermato anche il proscioglimento di Piersilvio e degli altri manager Mediaset

Sebastiano Solano
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  Erano attese per oggi le motivazioni con cui, lo scorso meroledì 6 marzo, la Cassazione aveva prosciolto Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Mediatrade. Nessuna prova che possa provare il reato: questa, in sintesi, la posizione della Corte. Scriono i giudici: "Il contenuto probatorio, documentale e dichiarativo è complessivamente insufficiente a sostenere l'accusa in giudizio". E questo su tutto l' "assunto centrale di tutti gli addebiti contestati", ossia la "interposizione fittizia di varie società negli acquisti dei diritti di sfruttamento dei prodotti televisivi e cinematografici". Con queste motivazioni, la terza sezione penale  della Cassazione conferma la sentenza di proscioglimento del Gup di Roma, che a sua volta aveva scritto nero su bianco che "il fatto non sussiste". Le motivazioni - La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Roma e confermato il proscioglimento non solo del leader del Pdl, ma anche del figlio Pier Silvio, del dirigente Mediaset Pasquale Cannatelli, dell'ex ad di Rti Andrea Goretti e per i manager Rti Gabriella Ballabio e Guido Barbieri. Il gup della Capitale aveva motivato la sua sentenza di proscioglimento evidenziando che il materiale probatorio fosse "ambivalente e contraddittorio, insuscettibile di ulteriore sviluppo in sede dibattimentale sia per l'ormai imminente prescrizione sia, soprattutto - si legge nella sentenza depositata oggi dai giudici di piazza Cavour - per il fatto che, nell'ambito del parallelo 'processo diritti Mediaset', ormai giunto alla conclusione presso il tribunale di Milano e i cui verbali di prova nonchè tutta la documentazione ivi prodotta sono stati acquisiti nel presente, con piena utilizzabilità dei medesimi, sono state 'compulsate tutte le possibili fonti di provà con conseguente prognosi negativa circa l'utilità del dibattimento.    

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