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Tragedia familiare a Barifarmacista spara a moglie e figliapoi si suicida nella piscina

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L'uomo ha sparato anche al figlio maggiore: trasportato in gravi condizioni al Policlinico di Bari, è morto poche ore dopo

Nicoletta Orlandi Posti
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  Un farmacista di Sannicandro di Bari, Michele Piccolo di 55 anni, ha ucciso la moglie, vicesindaco della cittadina, la figlia e ferito gravemente il figlio; poi si è suicidato. La tragedia si è consumata nella villa del professionista, alla periferia del paese, a notte fonda. I carabinieri stanno accertando le circostanze dell'accaduto, che non è ancora del tutto chiaro. Pare infatti che l'arma che l'uomo avrebbe utilizzato non sia stata ancora trovata dagli investigatori. Secondo una ricostruzione, l'uomo avrebbe prima sparato alla moglie, Maria Chimient, di 55 anni, poi contro la figlia Letizia, di 19, e infine contro il figlio Claudio, di 24 anni, che era appena rincasato. Quindi Michele Piccolo si sarebbe buttato nella piscina, lasciandosi annegare. Il figlio Claudio, ricoverato in gravi condizioni al Policlinico di Bari subito dopo l'eccidio, è morto nel pomeriggio del giorno successivo. Con la luce del giorno i carabinieri hanno iniziato le ricerche dell'arma utilizzata dal farmacista per sterminare la famiglia, che potrebbe essere stata lanciata nel giardino della villa. A quanto si è appreso, le vittime sarebbero state uccise con colpi sparati a bruciapelo, che non hanno dato scampo alla moglie e alla figlia. Gli investigatori del Comando provinciale dei carabinieri stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto nella grande villa alla periferia di Sannicandro di Bari, esaminando ogni particolare utile alle indagini, senza escludere ancora altre ipotesi. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Bari, Morea, che ha disposto l'autopsia del farmacista per accertare l'eventuale ingestione di farmaci da parte dell'uomo prima di lanciarsi nella piscina dove è stato trovato il suo corpo.   A scoprire la strage sono stati gli amici di Claudio Piccolo, perchè la sua fidanzata si era allarmata dopo aver chiamato numerose volte, sia al cellulare sia al telefono di casa, senza che nessuno rispondesse. Così la ragazza e gli amici sono andati alla villa, e dopo aver scavalcato la recinzione hanno visto da una finestra quanto accaduto in casa e hanno chiamato i carabinieri. Per tutta la notte gli investigatori hanno accuratamente esaminato la scena del crimine, e gli accertamenti sono ripresi stamane soprattutto per trovare l'arma, una pistola automatica regolarmente detenuta dal farmacista. Pur non escludendo ancora altre ipotesi, quella più accreditata dagli inquirenti è quella di un improvviso raptus di follia del capofamiglia, che dopo aver sparato si sarebbe tolto la vita lasciandosi annegare nella piscina, dove il corpo è stato trovato dai carabinieri.   

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