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Omicidio Macerata, la madre di Pamela Mastropietro: "L'assassino deve morire soffrendo e lentamente"

Andrea Tempestini
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Ammazzata. Forse crepata di overdose. Poi fatta a pezzi e messa in due valigie, pare da uno spacciatore nigeriano con diversi precedenti, irregolare in Italia. È la terrificante vicenda che arriva da Macerata e che sconvolge l'Italia: la vittima aveva 18 anni, si chiamava Pamela Mastropietro, era scomparsa lo scorso lunedì da una comunità di tossicodipendenti. Mercoledì il ritrovamento, nella campagna di Pollenza. Uno dei delitti più atroci degli ultimi anni. Leggi anche: La tragica telefonata alla madre di Pamela E ora arriva lo sfogo, straziante e durissimo, della madre della 18enne. La donna ha scelto la pagina Facebook della figlia per esprimere la sua rabbia e il suo dolore: "Spero e prego che giustizia sia fatta. Quello che le hanno fatto è indescrivibile e così crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte. Ti amo...tua mamma". Un messaggio che ha ricevuto molti commenti e cuori rossi, in segno di solidarietà. Nel frattempo, il nigeriano è stato fermato dalla polizia. A compromettere la situazione di Innocent Oseghale, questo il suo nome, le immagini delle telecamere della zona. Dai video si è potuto riscontrare che la 18enne era ancora in vita nelle giornate del 29 e del 30 mattina. Da lì si è ricostruita la sequenza temporale degli spostamenti della giovane, le cui tracce, nella tarda mattinata del 30 gennaio si perdevano in via Spalato, a Macerata. Il nigeriano, 29 anni, continua a dirsi innocente. Ma ad aggravare la sua posizione anche il fatto che risulta essere l'ultimo ad avere avuto contatti con la vittima.

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