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Macerata, il sondaggio su immigrazione e sicurezza: "Lo Stato ha fallito, mezza Italia ha paura"

Eliana Giusto
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L'immigrazione, la gestione degli sbarchi e l'accoglienza. Sono delle emergenze che hanno costretto "gli schieramenti a rivedere le loro posizioni", scrive Antonio Noto nel suo sondaggio per il Giorno. "I fatti di Macerata, l'orrore della violenza e la sparatoria contro gli stranieri, sono un esempio lampante di come sia troppo facile oggi, in Italia ma anche altrove, passare dalla discussione politica anche accesa sull'immigrazione alla decisione di un folle di prendere la pistola e cercare una strage. Accade perché si è generato una sorta di buco nero: il tema dell'immigrazione è diventato predominante, una priorità emergenziale, contemporaneamente al giudizio prevalente di non riconoscere al Governo e allo Stato un' azione risolutiva per fronteggiarlo". Leggi anche: Vittorio Feltri: Chiudiamo le frontiere o questo sarà solo l'inizio Il 62% degli intervistati, infatti, "dà un giudizio negativo sul modo in cui il governo affronta il tema immigrazione, solo il 27% dà un voto sufficiente, mentre il restante 11% non ha opinione. E in quel 62% ci sono esponenti di tutti gli schieramenti". E la "fibrillazione sociale", spiega Noto, "si traduce in una sfiducia crescente sul futuro: il 65% degli italiani, secondo il sondaggio, è persuaso che l'immigrazione clandestina non sarà mai risolta. Solo il 20%, un intervistato su 5, crede in una soluzione, il 15% non ha opinione". Non solo. Gli italiani non credono nemmeno nell'integrazione: "Il 58% è convinto che (gli stranieri, ndr) non vogliono integrarsi, solo il 28% pensa di sì. Il 55% poi è convinto che gli immigrati non accettino nessun compromesso con la nostra cultura. Sono numeri che, letti sotto un' altra lente, sono frutto di pregiudizi capaci di generare ancor più tensione. Gli italiani stanno alzando sostanzialmente un muro tra loro e gli immigrati".

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