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Vaticano, Papa Francesco dopo Macerata: "No alla violenza sugli stranieri, no ai 'falsi profeti'"

Matteo Legnani
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Papa Francesco interviene a gamba tesa nel confronto, per lo più politico e di campagna elettorale, che sta infiammando l'Italia dopo la morte di Pamela Mastropietro e la sparatoria contro gli immigrati di Luca Traini a macerata. Spenta la carità, dice il Pontefice nel suo messaggio per la Quaresima 2018, si scatena la "violenza contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre certezze: il bambino non ancora nato, l'anziano malato, l'ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese". Nel suo messaggio il Pontefice mette in guardia dalla paura del diverso, ma anche dai "falsi profeti" che "come 'incantatori di serpenti' approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro". Certo, nomi e cognomi non li poteva fare ma...  "Quanti figli di Dio - scrive il Pontefice nel documento - sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità! Quanti uomini e donne vivono come incantati dall'illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine!". Bergoglio indica però nei falsi profeti anche quei 'ciarlatani' che "offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci". Leggi anche: Bergoglio, il brutto sospetto: parla sempre di immigrati e mai di Cristo

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