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Stupro di Rimini, la lettera delle vittime: "Viviamo nel terrore degli stranieri". Condannati i tre minorenni

Eliana Giusto
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"Mi capita di avere incubi notturni e attacchi di panico. Non so se passerà mai la paura e il senso di vergogna che mi accompagnano", dice la ragazza. "Ho paura del buio, della spiaggia, del mare, della gente che parla una lingua straniera", scrive il fidanzato. Sono questi i contenuti della lettera che i due polacchi, vittime degli stupratori di Rimini, hanno inviato al Tribunale dei minori. Lo riferisce l'avvocato Maurizio Ghinelli, che li assiste e ha depositato i testi tradotti. Leggi anche: Stupro di Rimini, la trans scrive a Mattarella. Dopo la violenza la lettera e la richiesta choc La lettera dei due ragazzi arriva nel giorno della sentenza di condanna emessa dal gup del Tribunale per i minorenni di Bologna nei confronti dei tre giovani stranieri accusati delle violenze sessuali di Miramare di Rimini, la notte del 26 agosto. I tre sono i complici di Guerlin Butungu, congolese 20enne considerato il capo del gruppo, già condannato a 16 anni. Il pm aveva chiesto 12 anni. Sono stati condannati a 9 anni e 8 mesi. Otto i capi di imputazione per i quali i tre ragazzi sono stati ritenuti colpevoli dal giudice Luigi Martello: due per lesioni, tre per rapina e tre per violenza sessuale.

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