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Papa Francesco, l'accusa che fa tremare il Vaticano: "Pedofilia, cosa hanno insabbiato i vertici della Chiesa"

Andrea Tempestini
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Lo scandalo-pedofilia in Cile che ha travolto il Vaticano si ingrossa. È appena arrivato a Santiago l'arcivescovo Chalres Scicluna, incaricato da Papa Francesco di indagare sugli abusi: da oggi a venerdì ascolterà le vittime del prete pedofilo Fernando Karadima sulla vicenda di monsigor Juan Barros, vescovo di Osorno che di Karadima fu discepolo, ed è accusato di averlo coperto. Leggi anche: Il fallimento del Papa: la scoperta sul prete-giudice della Sacra Rota Ma non è tutto, perché a tremare ora sono tutti i vertici della chiesa cilena, a cominciare dai cardinali Ricardo Ezzati e Francisco Javier Erràzuriz. La ragione? L'accusa di una delle vittime, Juan Carlos Cruz, una delle vittime di Karadima, che ha affermato: "Nella Chiesa cilena c'è una macchina per insabbiare". E in effetti già tre anni fa saltarono fuori delle email tra i due cardinali, che si mostravano preoccupati dalla possibilità che Juan Cruz fosse nominato nella commissione vaticana antipedofilia: "Sarebbe molto grave per la Chiesa in Cile. Significherebbe dare credito ad una elaborazione che il signor Cruz ha costruito astutamente". Eppure, delle email in questione, per anni nessuno ne ha parlato.

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