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Igor Il Russo, lettera dal carcere in Spagna: "Sono pronto a uccidere altri 50 uomini"

Matteo Legnani
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Ha ammazzato cinque persone. Ma il suo cruccio è per quell'accusa che gli pende sulla testa nel suo Paese, la Serbia, dove è ricercato per violenza sessuale. E dal carcere di Saragozza Norbert Feher, alias Igor Il Russo, manda una lettera scritta di suo pugno al Corriere di Bologna in cui si dice innocente: nel senso che, spiega, lui con quell'accusa di violenza sessuale non c'entra nulla. "Ho una macchia sul mio nome che non credo potrò mai pulire, sono stato accusato di un crimine che non ho fatto, non potrei far male a una donna neanche per scherzo. Potrei far fuori altri 50 uomini anche armati però non potrei far male a una donna, è una bugia". Igor ha già confessato i tre brutali omicidi commessi in Spagna prima di finire in manette, ed è accusato degli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri commessi a Budrio e Portomaggiore l'1 aprile e l'8 aprile 2017. Omicidi per i quali si è avvalso della facoltà di non rispondere quando i pm bolognesi sono volati in Spagna, ma contro di lui ci sono prove schiaccianti, soprattutto il Dna sulle scene del delitto. Leggi anche: Igor Il Russo, ricoverato in ospedale il killer di Budrio: cosa voleva fare

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