La capotreno anti-rom: "Chiedo scusa, ho sbagliato. Il rom era davanti a me e non voleva scendere"
"Ho sbagliato. In quel preciso momento, davanti a me c'era un rom che si rifiutava di scendere. Io non mi sono davvero accorta che il microfono fosse acceso". La capotreno che ha cacciato i rom sulla tratta Milano Cremona si è pentita di aver detto quelle parole all'altoparlante: "I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c...". Leggi anche: "Perché la capotreno anti-zingari va promossa". Senaldi, schiaffo ai buonisti Attraverso i suoi colleghi ha chiesto scusa. Ma Trenitalia, riporta il Corriere della Sera, ha avviato un'indagine interna e non si è ancora espressa sui provvedimenti che intende adottare, ma al momento sembra che l'ipotesi più probabile sia la sanzione, e non il licenziamento. Gentile Direttore, in relazione al video da pubblicato sul vostro sito web non c'è stato alcun sorpasso di un treno .italo a un Frecciarossa. Precisiamo che è una scelta di gestione del traffico ferroviario prevista e fatta da Rete Ferroviaria Italiana, in casi codificati, per consentire ad un treno di recuperare il proprio ritardo, tutto a beneficio della regolarità della circolazione ferroviaria. Un'operazione fatta in totale sicurezza e in punti definiti delle linee ferroviarie dov'è tecnicamente possibile. Inoltre, quando due treni viaggiano affiancanti nello stesso senso di marcia, la cosiddetta marcia parallela, a uno di essi, in questo caso al Frecciarossa, è imposta una riduzione di velocità. Quello che stupisce è il comportamento non professionale e non giustificabile del macchinista del treno che, filmando e rendendo pubblico sui social il “sorpasso”, peraltro con toni sensazionalistici, contribuisce di fatto a generare una non corretta informazione sulle norme e i protocolli che regolano la circolazione ferroviaria. Cordiali Saluti Direzione Centrale Media Ferrovie dello Stato Italiane SpA