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Brescia, neonato prematuro muore per il battere serratia marcescens. Altri nove contagiati

Marta Beretta
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Il bimbo nato prematuro agli Spedali civili di Brescia è deceduto nella giornata di lunedì 6 agosto. In attesa dell'autopsia che stabilità con certezza le cause del decesso, le prime ipotesi portate avanti sono state quelle del batterio serratia marcescens di cui il neonato soffriva dal 20 luglio scorso. Nel reparto di patologia neonatale sono stati individuati altri 9 neonati contagiati da questo batterio tra cui anche il gemello del bambino deceduto. I carabinieri del Nas hanno acquisito tutta la documentazione medica e la procura di Brescia ha deciso di muovere un'inchiesta contro ignoti. Dal canto suo l'ospedale ha voluto difendersi con un comunicato "i primi due casi diagnosticati sono andati progressivamente migliorando ed attualmente sono in via di risoluzione, purtroppo il terzo paziente ha sviluppato segni clinici da shock settico ed un quadro clinico che è progressivamente peggiorato malgrado la terapia antibiotica a largo spettro e tutte le cure intensive prestate". I restanti sembrano essere stabili e rispondono alle cure quindi sembra che il pericolo sia scampato. Per prevenzione, comunque, la direzione dell'ospedale ha attuato tutte le misure di contenimento sanitarie tra cui la chiusura dell'accettazione di nuovi pazienti in terapia intensiva neonatale.  Su questa questione si è mossa anche la Regione Lombardia che ha voluto accertarsi tramite Ats di Brescia di verificare che veramente tutte le misure di sicurezza di restrizione del batterio siano state eseguite. 

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