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Ponte Morandi di Genova, Giovanni Calvini lo aveva previsto: "Tra dieci anni crollerà"

Cristina Agostini
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Giovanni Calvini, allora presidente di Confindustria locale, lo aveva previsto: "Il ponte Morandi crollerà fra dieci anni". Era il 2012 ed era furioso con tutti quelli, M5s in primis, che si opponevano alla realizzazione della Gronda di Ponente, necessaria per agevolare il traffico nella zona dove oggi 14 agosto è accaduta la tragedia. Leggi anche: Com'era ridotto il ponte prima di crollare: i due dettagli ignorati / Foto Huffingtonpost.it cita una sua intervista sul Secolo XIX in cui diceva: "Quando tra dieci anni il Ponte Morandi crollerà, e tutti dovremo stare in coda nel traffico per delle ore, ci ricorderemo il nome di chi adesso ha detto no  alla Gronda". Le sue parole finirono in Consiglio Comunale: durante la Seduta del 4 dicembre 2012 parla Paolo Putti, consigliere grillino, contrario alla tesi di Calvini. "Colgo l'occasione per manifestare il mio sentimento di rabbia rispetto a questa affermazione e devo dire anche un po' di stupore e poi, per facilitare la cosa, indicando il mio nome e cognome: Paolo Putti, consigliere del Movimento 5 Stelle, uomo libero che non ha voglia di fare carriera politica, non è questa la mia ambizione, che non ha interessi personali o di bottega, ma il solo interesse di fare il bene della comunità in cui vive e tra le persone che vivono nella mia comunità ci sono anche quegli imprenditori che io, credo, fra 10 anni, andranno a chiedere come mai si sono sperperati 5 miliardi di euro che si potevano utilizzare per fare delle cose importanti per l'industria". 

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