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Ponte Morandi crollato, l'ipotesi del fulmine contro i tiranti. L'esperto: "Forse un cigno nero"

Giulio Bucchi
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Il ponte Morandi è crollato per il fulmine che ha colpito i tiranti del pilone 9? I vertici di Autostrade per l'Italia non possono dirlo a chiare lettere, ma lo suggeriscono. Nella conferenza stampa di sabato pomeriggio, l'ad Giovanni Castellucci ha scansato ogni responsabilità sulla manutenzione: "Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono, mi dicono che i dubbi erano stati superati. Ma verificheremo". Leggi anche: Valerio Staffelli era lì, "cosa ho visto pochi secondi prima che il ponte crollasse"  Non resterebbe, dunque, che pensare alla "fatalità" legata al maltempo: martedì mattina, al momento del disastro, Genova era colpita da un violento nubifragio con forti raffiche di vento e fulmini. Molti testimoni sostengono di averne visto uno schiantarsi proprio nei pressi del viadotto. Il procuratore Franco Cozzi definisce "difficile" l'ipotesi che sia stata proprio la scarica elettrica a far crollare tutto. Il Fatto quotidiano riporta poi la tesi di Gabriele Camomilla, ex direttore Ricerca e Manutenzione di Autostrade per l'Italia: "Deve esserci stato un cigno nero, un evento imprevedibile. Vedremo se un fulmine. Ma si tratterebbe di una causa scatenante che rende catastrofica una situazione già esistente".

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