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Marò, il calvario di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre: morto il giudice indiano, la sentenza slitta

Giulio Bucchi
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Nuovo calvario per i due marò. Come riporta il Tempo, si allungano i tempi per il pronunciamento del Tribunale arbitrale de L'Aja sul contenzioso tra Italia e India riguardo all'accusa di omicidio per i due fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La morte di uno dei cinque membri della giuria, il giudice indiano Chandrashkara Rao, malato da tempo, causa lo slittamento della sentenza. La data attesa era il 22 ottobre, ma ora rischia di cambiare tutto. Leggi anche: Marò, il colpo di scena. Le commoventi parole della ministra Trenta "L'India dovrà indicare un nuovo giudice come arbitro di sua rappresentanza", entro i primi giorni di dicembre, "e solo a quel punto sarà pensabile indicare una nuova data per l'udienza". Tutto dunque potrebbe slittare a gennaio del 2019, a quasi 7 anni da quando Girone e Latorre avrebbero, questa la tesi indiana, ucciso due pescatori del Kerala mentre i marò erano in servizio sulla petroliera italiana Enrica Lexie. Dopo anni di prigionia in India e un fallimentare braccio di ferro diplomatico, entrambi i militari sono rientrati in Italia, Latorre nel 2014 e Girone nel 2016.

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