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Vaticano, attacco pazzesco a Papa Francesco in un dossier di 25 pagine: "Quando il suo fedelissimo..."

Davide Locano
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In Vaticano, l'atmosfera è irrespirabile. Ora piove un nuovo durissimo attacco a Papa Francesco. Il punto è che tra poche ore Monsignor Edgar Peña diventerà uno degli uomini più influenti della Santa Sede: come ricorda L'Espresso, Francesco lo scorso Ferragosto aveva annunciato che l'ex nunzio in Mozambico, dal 15 ottobre, ovvero oggi, siederà sulla poltrona di Sostituto per gli affari generali alla Segreteria di Stato. Un incarico, quest'ultimo, che lo proietta in altissimo nelle gerarchie ecclesiastiche. Insomma, sarà secondo solo a Francesco e al segretario di Stato, Pietro Parolin. Il punto è che Peña Parra ha parecchi nemici in giro per il mondo: se a Roma lo conoscono in pochi, in Venezuela il nunzio è molto conosciuto. C'è chi lo stima e chi, al contrario, lo osteggia. Per esempio Carlo Maria Viganò, il quale nell'ormai famoso j'accuse contro il Papa ha dedicato a Peña parole di fuoco. E non solo, perché i suoi detrattori hanno anche preso carta e penna per mettere a punto un durissimo dossier nei suoi confronti: nel mirino, le presunte condotte immorali del sacerdote, riassunte in un documento di 25 pagine firmato dai "Laici dell'arcidiocesi di Maracaibo" e recapitato nei giorni scorsi agli indirizzi di posta elettronica di alcuni prelati, che hanno prontamente informato il Papa. Leggi anche: Altro scandalo in Vaticano: record di escort nei dintorni della città dei Papi Sempre L'Espresso rivela che il cuore delle accuse è una lettera del 1985 firmata da Roa Perez e spedita al rettore del primo seminario frequentato dal giovane Peña Parra. "Ora mi arriva una lettera anonima da Caracas, che dice che (Pena Parra, ndr) fu espulso dal seminario San Tommaso D'Aquino alla fine del suo terzo anno perché omosessuale...", si legge nel dossier, dove si aggiunge che il fatto "è stato verificato nella realtà dal suo padre assistente di quell'anno di studio, Padre Leye". Un nuovo spinosissimo caso in grado di turbare ulteriormente i già fragili equilibri in Vaticano, dove la fronda che si oppone a Papa Francesco, di giorno in giorno, si fa più numerosa.

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