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Desirée Mariottini, Matteo Salvini: "Stabile dov'è morta era o è di proprietà del fratello di Veltroni"

Matteo Legnani
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Matteo Salvini  la butta lì, "nota di colore che non conta nulla" dice, appena arrivato a San Lorenzo per il sopralluogo nel capannone dove era stato trovato il cadavere di Desirée Mariottini, la sedicenne drogata, stuprata e uccisa, si sospetta, da un gruppo di immigrati. "Anche i privati devono fare la loro parte. Ad esempio l'immobile in questione, nota di colore che non cambia nulla, era o è di proprietà di una srl dove l'amministratore unico, era o è Valerio Veltroni fratello dell'ex sindaco". Leggi anche: Salvini a Roma per Desirée, i centri sociali non lo fanno avvicinare "Non cambia nulla", Salvini lo dice per non incendiare la polemica, ma più volte, nel corso della visita, cita le precedenti amministrazioni comunali capitoline che hanno permesso che interi quartieri della Capitale sfuggissero al controllo o finissero vittime di occupazioni illegali.

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