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Multe con l'autovelox, ci hanno sempre fregato. "Perché sono da annullare", vergogna italiana

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Maria Pezzi
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 La denuncia arriva direttamente dall'Unione nazionale consumatori. La snocciola Giorgio Marcon, consulente tecnico che da 40 anni lavora con le multinazionali del settore e ha vinto diverse cause in tribunale proprio su questa questione. Cioè sulle multe scattate dagli autovelox. Ecco, secondo Marcon sono tutte da annullare: nemmeno una di loro è valida. Il motivo? Gli apparecchi non sono omologati e le case produttrici si fanno sponda con software che truccano gli errori alla bisogna. Grazie alla pioggia, alla temperatura, alla vibrazione dell' asfalto e chi più ne ha più ne metta. Automobilisti di tutto il Paese, mettetevi l' anima in pace: nessuno strumento per la rilevazione della velocità è omologato o tarato al punto giusto, lo dicono gli esperti. Per approfondire leggi anche: Guida con il cellulare, la proposta: "Ritiro della patente" «In un esperimento giudiziale», spiega infatti Marcon, «abbiamo messo a confronto tre autovelox per due ore su una strada statale con un flusso veicolare di oltre duemila veicoli ogni ora. Il risultato è stato eclatante». Già, perché a conti fatti sul quel tratto d' asfalto avrebbero dovuto essere segnalati circa quattromila autovetture, invece «due autovelox hanno rilevato complessivamente 21 e 68 veicoli mentre il terzo, essendo il Comune sul quale è istallato parte in causa, ha declinato al giudice l' esibizione del flusso veicolare rilevato». Tradotto significa che i conti non tornano. Ma proprio per niente. «L' errore previsto dal Codice della strada è a un massimo del 5%», continua la nota dell' Unione, «il test messo in atto ha dimostrato un errore superiore al 5000%». La matematica, si sa, non è un' opinione. di Claudia Osmetti

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