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Laura Boldrini, la stucchevole lezioncina sugli "stadi violenti" dopo Inter-Napoli

Matteo Legnani
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Alè, ci mancava solo la lezioncina di Laura Boldrini sulle violenze prima di Inter-Napoli. Una, con tutto il rispetto, ci mancherebbe, che forse una partita di calcio allo stadio non è mai manco andata a vederla. Ma tant'è: ci sono le feste, le notizie extra-manovra scarseggiano e anche l'ex presidente della Camera si unisce al main stream mediatico che sta trattando la vicenda neanche fosse l'attentato alle Torri Gemelle: "Basta violenza e odio negli stadi. Gli interessi commerciali non possono avere la meglio su tutto, e in particolare sulla sicurezza dei cittadini e sul loro diritto ad assistere a un evento sportivo sicuro e pacifico ha detto la Boldrini". "Per troppo tempo si è preferito girarsi dall'altra mentre continuavano a ripetersi episodi violenti (quali? Mah, ndr). Non bastano più le espressioni di cordoglio per la morte, l'ennesima, di un tifoso fuori dallo stadio (tra parentesi, il "tifoso" aveva una sfilza di denunce e Daspo da far impallidire un terrorista dell'Isis, ndr)". Che era legato ad ambienti di estrema destra, ma forse questo nessuno l'ha detto alla sinistrissima Laura... una che passa metà del suo tempo a lanciare anatemi contro i "fascisti". Chiusa: "Non basta più l'indignazione momentanea per i cori razzisti. Il campionato deve fermarsi". E sì, tanto a lei cosa gliene frega? tanto allo stadio non ci va comunque... Leggi anche: Laura Boldrini bacchettona: la proposta di legge contro i video a luci rosse

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