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Francesco Asperti, da Bergamo alla Siria: chi è l'italiano morto per combattere l'Isis

Ventura Cigno
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È morto Francesco Asperti, il combattente italiano di 53 anni originario di Bergamo, conosciuto come “Hiwa Bosco”. Si era arruolato presso le milizie dello YPG, le forze curde impegnate al nord della Siria per combattere contro l'Isis. La conferma del decesso, risalente al 7 dicembre scorso, arriva dalla Farnesina. Non era il primo italiano ad esseri unito alle milizie antiterroristiche che rivendicano la creazione di uno stato autonomo. A darne notizia ieri è stato proprio lo YPG in un comunicato, in cui ha parlato di uno “sfortunato incidente” avvenuto a Derik, al confine tra Siria, Turchia e Iraq. Asperti, sposato e padre di due figli, era partito per la Siria al termine della scorsa estate, scegliendo di non condividere questa scelta con nessuno. “Vado in Kuwait”, diceva, e a causa dei suoi frequenti viaggi lavorativi in Medio Oriente nessuno si era turbato. La notizia della morte, adesso, ha scosso il suo paese d'origine, Ponteranica (Bergamo), dove il combattente era noto soprattutto per le storie familiari. Al padre Piero Asperti, rinomato medico  e fondatore del Manifesto insieme a Lucio Magri, è stata dedicata la piazza principale. La madre, invece, Vittoria Chiarante era la sorella di Giuseppe Chiarante, deputato del Pci di Berlinguer ed ex vice presidente del Consiglio nazionale del Ministero per i beni culturali e ambientali. il comunicato riferisce che "Hiwa Bosco" era uno dei tanti rivoluzionari che si trovano a combattere nella regione curda di Rojava e nel nord della Siria. Sul sito è stata pubblicata anche la foto dell'italiano in cui, sotto, si spiega come questo sia stato martirizzato a causa di uno sfortunato incidente. Il consolato italiano a Erbil sta seguendo il caso con la Farnesina, ma ancora non è giunta nessuna precisazione sull'esatta dinamica della morte né si sa se per il momento sia possibile recuperare il corpo.

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