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Immigrati, Matteo Salvini: "Nel 2019 più espulsioni che arrivi in Italia per la prima volta nella storia"

Matteo Legnani
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Mentre le Ong e buonisti vari strillano alla violazione dei diritti umani e dei trattati internazionali, Matteo Salvini sciorina i dati sul saldo tra arrivi ed espulsioni, che per la prima volta nella storia è negativo. E' vero che siamo soltanto al 23 di gennaio, ma oltre a essere ben augurante, il dato indica che quella seguita fin qui dal governo e dal ministro dell'Interno è una strategia giusta ed efficace nel combattere gli arrivi incontrollati, sopratutto se lo si affianca a quello relativo ai morti in mare tra Libia e Italia riferito al 2018, che è stato il più basso di sempre. Segno evidente che i porti chiusi inducono meno disperati a partire ciò si riflette in un calo di poveracci che affogano sui gommoni messi in mare dagli scafisti. "È il primo anno in cui in Italia si registrano più espulsioni che arrivi. A fronte di 155 arrivi 221 rimpatri, a cui si possono aggiungere 368 respingimenti alla frontiera" ha spiegato Salvini in conferenza stampa al Viminale. Leggi anche: Immigrati, il calo nettissimo dei morti in mare durante il 2018

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