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Morte Imane Fadil, Silvio Berlusconi rompe il silenzio: "Mi spiace, ma...". Parole pesantissime

Davide Locano
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Dopo la morte misteriosa di Imane Fadil e dopo il diluvio di articoli e servizi in cui è stato fatto il suo nome, Silvio Berlusconi rompe il silenzio: "Spiace che muoia sempre qualcuno di giovane. Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato". Così il leader di Forza Italia a chi lo ha interpellato sulla questione a Melfi, provincia di Potenza, dove si trova per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali. Poche parole, ma chiare, quelle rivolte da Berlusconi sul caso Fadil, testimone nel processo Ruby Ter sulle cene di Arcore. La ragazza è morta lo scorso primo marzo per avvelenamento dovuto a quello che è stato individuato come un mix di sostanze radioattive: la procura di Milano, che chiede il massimo riserbo, indaga per omicidio colposo. Le parole di Berlusconi, però, cozzano con quanto detto da Emilio Fede in un'intervista al Fatto Quotidiano: "La conoscevo, le volevo bene. Era una brava ragazza con dei problemi economici, la sua famiglia era povera. Un paio di volte le ho pagato il taxi da piazzale Loreto a casa, mi auguro con tutto il cuore che si chiarisca la vicenda". Anche Lele Mora ha affermato di averla portata ad Arcore, pur aggiungendo che la Fadil "non è mai rimasta sola un minuto con Berlusconi". Leggi anche: Imane Fadil, sul Fatto la vignetta terrificante contro Berlusconi

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