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G8 di Genova, ecco perché gli agenti della scuola Diaz non devono pagare

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Maria Pezzi
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Pietà per i poliziotti, anche se hanno fatto irruzione alla scuola Diaz. Il nostro è un appello dopo la sentenza della Corte dei Conti che condanna gli agenti protagonisti del blitz durante il G8 di Genova a pagare allo Stato quasi tre milioni di euro come danno erariale, più altri cinque per danno d' immagine, se la Corte Costituzionale si pronuncerà in tal senso. Intendiamoci, il raid della sera del 21 luglio 2001 è stata una delle pagine più brutte scritte dalle nostre forze dell' ordine, che si sono rese protagoniste di una violenza non giustificabile verso i manifestanti. Gli agenti hanno fatto irruzione in uno dei quartieri generali della protesta no global, senza però fare distinzioni tra black bloc, criminali comuni, e gente che voleva solo dire la sua. Hanno picchiato, tanto che nel ricostruire la vicenda si è parlato di macelleria messicana. Però hanno pagato, chi si è reso colpevole di reati è stato condannato in sede penale e anche socialmente, visto che è da 18 anni che la polizia si porta questa dannazione permanente che periodicamente riemerge con sentenze, ricostruzioni giornalistiche, attacchi. Trenta uomini - Quello che chiediamo ora è che lo Stato, dopo averli abbandonati, non faccia scontare una condanna a vita ai suoi servitori che hanno sbagliato. Parliamo di meno di una trentina di uomini che hanno votato la loro esistenza alle istituzioni in cambio di 1600 euro al mese o poco più. Non si può caricarli di risarcimenti milionari. Lo Stato ha delle colpe se la polizia ha perso la testa. A Genova c' è stata una guerra civile. È stato permesso a migliaia di delinquenti di arrivare in Italia da tutto il mondo armati e incappucciati per spargere violenza e mettere a ferro e fuoco la città. Non abbiamo vigilato, non abbiamo fatto prevenzione, non abbiamo allestito un piano strategico di contenimento adeguato, abbiamo messo in pericolo i manifestanti pacifici, spesso arrivati con i pullman dalle parrocchie, lasciando in balia dei criminali le strade dove essi marciavano. Per approfondire leggi anche: Luca Casarini dei No Global: come campa oggi Lo Stato ha dato una prova sconfortante. La responsabilità penale è personale, e nessuno discute le sentenze di condanna dei tribunali a carico degli agenti della Diaz. Il risarcimento danni però è peggio di una beffa, è un' ingiustizia, è un comportamento più vigliacco di quello che si intende punire. Significa prendersela con l' ultimo anello della catena, con i più deboli, con i ragazzi sbattuti in prima linea senza ciambella di salvataggio. E valga a dimostrarlo l' immagine che tutti rammentano della camionetta dei carabinieri su cui stava Placanica, presa d' assalto da una masnada di invasati. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a sentenze che parlavano di tempeste emotive per giustificare femminicidi o concedevano attenuanti agli assassini perché provocati. Possiamo dire che anche i poliziotti a Genova avevano qualche motivo per essere emotivamente sconvolti e concedere loro qualche attenuante? Vogliamo smettere di praticare lo sport nazionale del tiro alla divisa, anche se ultimamente la porta spesso Salvini? I nostri soldi - Lo Stato italiano è campione del mondo nello sprecare il denaro dei contribuenti. Dai falsi invalidi al reddito di cittadinanza, dalle grandi opere finanziate e non finite all' assistenza agli immigrati, dagli affari che facciamo saltare con la Cina perché Pechino vìola i diritti umani, mentre gli Stati che ci fanno la morale se ne fregano e continuano a farli, alle polemiche politiche sterili che hanno il solo effetto di aumentare lo spread, fino ai costi mostruosi di una burocrazia e una giustizia inefficienti che ci ostiniamo a non voler riformare, buttiamo dalla finestra miliardi l' anno. Se meglio li utilizzassimo, avremmo meno della metà dei problemi che abbiamo. Facciamo uno sforzo, buttiamo al vento altri tre milioni per non peggiorare ulteriormente la vita, già rovinata, di chi ha sbagliato e già pagato alla Diaz. Lo Stato ha la responsabilità morale di quello che è successo e non può prendere gli ultimi per scaricarsi le colpe immolando i suoi poliziotti in un sacrificio umano purificatore. Non sazierebbe la fame di vendetta di no global, black bloc e giottini e umilierebbe una delle proprie eccellenze. di Pietro Senaldi

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