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Imane Fadil, l'esperto Corrado Galli e la trappola perfetta: "Come è stata avvelenata, una sola possibilità"

Davide Locano
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A fare chiarezza sulla morte di Imane Fadil sarà l'autopsia che si terrà in settimana. Nelle ultime ore le analisi del sangue della ragazza, testimone al processo Ruby, hanno dimostrato la presenza di tracce di metalli che però non sono state ritenute in grado di condurre alla morte. Resta in piedi la possibilità dell'avvelenamento con sostanze radioattive. Ma come può essere avvenuto? A dare delle risposte ci pensa Corrado Galli, presidente della Società italiana di tossicologia, intervistato da Il Giorno. In primis, l'esperto spiega quali possono essere gli elementi più pericolosi: "L'elenco è lungo, mi limito a citare il piombo, l'arsenico, il mercurio, il cadmio, il cromo e il tallio". Quindi, Galli rivela come può avvenire il contagio: "Attraverso l'ingestione di cibi e bevande. I metalli sono nella maggior parte privi di sapore, quindi l'interessato può non accorgersi di niente". Questi elementi, sottolinea, vengono utilizzati "allo stato solido, polverizzati e idrosolubili". Infine le conseguenze, che portano alla morte, degli elementi radioattivi: "Si parla in questo caso di cesio e polonio, molto difficilmente reperibili, che vanno a minare nel tempo l' efficienza del sistema immunitario con esiti fatali", conclude Galli. Leggi anche: Morte di Imane Fadil, la strana frase di Emilio Fede

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