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Sea Watch, nuovo allarme: "Venti migranti al largo della Libia, Roma non risponde". E manda il suo velivolo

Giulio Bucchi
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Venti migranti al largo della Libia, su una barca di legno senza motore. E Sea Watch fa partire il velivolo Moonbird per stabilire un contatto visivo con loro. "I passeggeri hanno riferito ad Alarm Phone che alcuni di loro verrebbero uccisi se riportati in Libia", conferma su Twitter il profilo della stessa Alarm Phone. Dall'imbarcazione risultano poi 8 dispersi.  Leggi anche: "Crimini enormi, ricordano l'Olocausto". La vergogna di Lady Sea Watch contro Salvini "Il velilovo coinvolto fa parte dell'operazione dell'Unione europea Sophia - spiega Sea Watch -. Tuttavia, Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre, ndr) di Roma si rifiuta di gestire il caso e fa ancora riferimento al Jrcc (Joint Rescue Co-ordination Centre) della Libia, dilaniata dalla guerra, come autorità competente". "Moonbird - si legge ancora nel tweet di Sea-Watch a proposito del proprio velivolo inviato in zona - è a terra per il rifornimento di carburante e tornerà sulla scena per monitorare, ma una nave di soccorso è necessaria al più presto". Dopo che Moonbird ha inviato una chiamata Mayday-Relay a tutte le risorse dell'area - ha poi aggiornato il profilo della ong -, un aereo militare non identificato (probabilmente europeo) ha risposto, ha lanciato una zattera di salvataggio e ci ha chiesto di contattare la guardia costiera tunisina". "Finora - conclude il tweet - nessuna risposta utile da nessuna autorità Sar".

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