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Strage di Viareggio, confermati 7 anni all'ex ad di Fs Moretti

Davide Locano
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La corte di appello di Firenze ha confermato la condanna a 7 anni Mauro Moretti ex ad di Fs e di Rfi, imputato al processo per la strage di Viareggio avvenuta il 29 giugno 2009, quando il treno merci Trecate-Gricignano che era composto da 14 carri cisterna contenenti Gpl deragliò alla stazione della città toscana provocando 32 morti. Per Moretti, che in primo grado era stato condannato sempre a 7 anni, la procura generale aveva chiesto 15 anni e 6 mesi. L'ex ad, che non era in aula al momento della lettura della sentenza, era imputato di disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose e incendio. Condannati a 6 anni Michele Mario Elia (ex ad di Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia). La sentenza di secondo grado arriva a 9 giorni dal decimo anniversario della strage. Leggi anche: Quando Feltri diceva: "Assurdo condannare Moretti" Le richieste della procura La procura generale aveva chiesto condanne per 17 imputati, accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio e lesioni plurime colpose, incendio. Nove sono amministratori e dirigenti di società tedesche ed austriache che facevano manutenzione dei carri merci in appalto e per loro sono state chieste condanne da 7 anni e 6 mesi a 8 anni e 10 mesi: sostanzialmente in linea con le richieste e le condanne del primo grado, che si è concluso con la sentenza del 21 gennaio 2017. Nel frattempo, tra il primo e il secondo grado, sono andati prescritti i reati di di incendio colposo e lesioni personali colpose. Richiesti 12 anni e 6 mesi per Giulio Margarita, attuale dirigente dell'Agenzia Ansf, all'epoca manager della direzione tecnica di Rfi (in primo grado ebbe 6 anni e 6 mesi). Chieste poi condanne a ingenti sanzioni pecuniarie anche per cinque società: Gatx Germania, Gatx Austria, Jugenthal Waggon, Rfi e Trenitalia.

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