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Carabiniere ucciso a Roma, le ultime parole prima di morire: "Aiuto, mi stanno ammazzando"

Caterina Spinelli
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"Aiuto, mi stanno ammazzando". Sono state queste le ultime parole di Mario Cerciello Rega prima di morire per mano di due americani in cerca di droga. Poi il vicebrigadiere dell'Arma è crollato a terra per le coltellate sferrate da Elder Lee, mentre il collega Andrea Varriale era impegnato in un corpo a corpo con l'altro ragazzo americano, Natale Hjorth. Non è riuscito a reagire alle pugnalate Rega come testimonia il fatto che non è stata trovata alcuna ferita sulle sue braccia, ultima traccia del tentativo di parare il coltello. Il primo colpo fatale, come emerge dall'autopsia, è stato al cuore e non gli ha lasciato scampo.  Leggi anche: Carabiniere ucciso a Roma, il vescovo al funerale: "Sia fatta giustizia" Ad aver contattato Rega sono stati i suoi colleghi, coloro che hanno assistito alla lite tra i due americani e il pusher Sergio Brugiatelli (reo di aver rifilato un'aspirina tritata al posto della cocaina). A vedere la scena sono stati quattro carabinieri fuori servizio, due marescialli e due ragazzi che da poco sono entrati nell'Arma. Dopo aver tentato un inseguimento a Elder e Natale, che nel frattempo avevano rubato il borsello di Brugiatelli per ripicca, i carabinieri hanno chiamato una pattuglia. Qui sono comparsi in borghese Rega e Varriale. 

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