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Omicidio Luca Sacchi, l'ex di Anastasiya: "Una brava ragazza". Ma dalle carte... il caso si complica

Cristina Agostini
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Anastasiya Kylemnyk aveva un sogno: una camera tutta sua e un lavoro in una boutique del centro di Roma. Lo aveva confidato a quello che fino a 5 anni fa, prima di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 ottobre, era il suo fidanzato. Il giovane, in una intervista a Il Messaggero, parla di lei, arrivata a 7 anni in Italia, e la difende: "Rifuggo categoricamente la possibilità che possa essere coinvolta come parte attiva in questa vicenda".  "La nostra storia", rivela, "finì perché io la lasciai ma siamo rimasti in buoni rapporti, sapevo che aveva un nuovo ragazzo, Luca, che io non ho mai conosciuto ma di cui ho solo sentito parlar bene. Dopo la sparatoria, leggendo i giornali, le ho scritto un messaggio per farle sapere che può sempre contare su di me, siamo sempre rimasti in contatto". La risposta di Anastasiya a quel messaggio è stata: "Ho la testa fuori, ma non c'entro nulla". Lui le crede: "Una delle ragazza più tranquille che io abbia mai conosciuto, non fumava e non intendo le sigarette, voleva solo raggiungere la propria indipendenza, affrancarsi dalla famiglia, trovarsi un lavoro e vivere una vita normale. Poi se abbia iniziato a frequentare gente sbagliata negli ultimi anni non lo so, ma non posso crederci". Leggi anche: Scaricata dalla famiglia di Luca: "Cosa pensiamo di Anastasiya", la bordata dagli avvocati Tutti nel quartiere parlano di una ragazza introversa e timida ma dall'ordinanza firmata dal giudice Corrado Cappiello che ha convalidato l'arresto in carcere per Valerio Del Grosso, il ragazzo di 21 anni che ha sparato a Sacchi, e Paolo Pirino suo complice, sembra tutta un'altra persona. Dalle deposizioni degli intermediari mandati dal Del Grosso viene fuori una giovane quasi spregiudicata che andava in giro con uno zaino pieno di soldi per comprare la droga.  

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